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domenica 19 giugno 2011

Omaggio a Dino Gavina, un artista, un genio




Dino Gavina (1922-2007)



Io ritengo di avere una forte sensibilità artistica, un chiaro senso dell'estetica e la capacità di  vedere con sicurezza se quello che mi circonda è bello o non è bello, se è poetico o non è poetico, se è armonioso o non è armonioso, se è Arte o non è Arte.
Per questa mia capacità debbo dire grazie a due persone: mia mamma e Dino Gavina.

Nel 1972 avevo poco più di vent'anni e frequentavo la Facoltà di Architettura a Firenze... il  '68 di Parigi aveva infuocato e agitato il mondo studentesco italiano e le Università di Milano, Torino e Firenze erano in quel momento "incandescenti"....  purtroppo questo ha ostacolato il mio poter proseguire gli studi... era insostenibile per la mia famiglia mantenere un figlio fuori sede, dal momento che tutto era fermo... la facoltà di Archiettura perennemente occupata... la guerriglia urbana all'ordine del giorno... l'impossibilità di seguire lezioni e sostenere esami...

Quell'anno incominciò la mia vita lavorativa... fui assunto dalla Simon International a San Lazzaro di Savena.... a fianco di Athos Gavina (cugino di Dino Gavina) nella realizzazione dei prototipi dei grandi pezzi della prestigiosa Collezione Simon.... così ho potuto conoscere Carlo Scarpa, Kazuide Takahama e altri designer,  ma soprattutto ho avuto la fortuna di lavorare vicino al Signor Dino Gavina...
L'ho conosciuto com'era, per quello che Lui faceva, per quello che Lui diceva e gridava, per quello che "pretendeva" e che ordinava di fare....
So per certo di averlo capito, compreso, amato.... ho attinto molto da Lui: era un grande Maestro, per me "il Maestro"... e a Lui debbo dire solamente "grazie".
Tutta la mia formazione nell'Arte dell'Arredamento e della Progettazione di Interni è iniziata con Lui ed è partita da Lui: Dino Gavina, un artista, un genio!!






Il negozio Gavina a Bologna (Carlo Scarpa - 1961)


Poltrona Sanluca (Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1961)




Bastiano (Tobia Scarpa - 1969)



Wassily e Cesca (Marcel Breuer - 1925-26)
"reinventate" da Dino Gavina nel 1968




Storico marchio ideato da Dino Gavina con la collaborazione di Maria Simoncini, la Simon commercializza prodotti dal design unico ed irripetibile, frutto del fermento intellettuale avutosi in Italia tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta.
Tra gli "autori": Carlo Scarpa (tavoli DOGE, SARPI, ORSEOLO, SANSOVINO), Marcel Breuer (tavolo DELFI), Kazuhide Takahama (consolle ANTELLA, mobile BRAMANTE), Luigi Caccia Dominioni (tavolo PITAGORA), Alan Irvine, Tobia Scarpa letto VANESSA), Marco Brunori (specchi angolari ZEUS, MOEBIUS), Man Ray, Meret Oppenheim (tavolino TRACCIA), Sebastian Matta (MAGRITTA, MURO), Studio Simon - Dino Gavina (tavolo SAMO, divani SAVOLDO).


Doge (Carlo Scarpa)


Valamarana (Carlo Scarpa)


Samo (Studio Simon)


Orseolo (Kazuide Takahama)


Delfi (Marcel Breuer - Carlo Scarpa)


Cornaro (Carlo Scarpa)


Mantilla (Kazuide Takahama)


Jano e Tulu (Kazuide Takahama)


Kazuki (Kazuide Takahama)


Tomasa (omaggio a Paolo Uccello)


Vanessa (Tobia Scarpa)


Toledo (Carlo Scarpa)







OPERAZIONE ULTRAMOBILE 1971







Omaggio a Magritte


Traccia (Meret Oppenheim)


Margarita (Sebastian Matta)




omaggio a Andy Wharol



Tutti questi pezzi, prodotti da Simon International, io li visti nascere... si impazziva perchè c'era sempre qualcosa che non andava bene... nella fusione, nella doratura, nel marmo, nel trattamento dell'acciaio... ricordo le ire di Athos Gavina, ricordo le "incazzature" di Dino Gavina, il disappunto del Professore Carlo Scarpa, i silenzi dell'Architetto Kazuide Takahama, il gelo di Maria Simoncini... poi accadeva il miracolo, il prototipo era perfetto e si siniziava la produzione...
Tutti questi pezzi hanno fatto il giro del mondo, hanno reso grande lo stile e il design italiano, ma  soprattutto sono e rimarranno in eterno legati al nome di  DINO GAVINA.



Dino Gavina nel 1961 con gli architetti Castriglioni


Dino Gavina nel 2000 con l'architetto Takahama




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